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Il documentario Il Cammino Ignaziano è stato presentato in anteprima martedì alla Filmoteca Vaticana alla presenza della ministra di Giustizia, Lourdes Ciuró; della ministra di Azione Estera, Victòria Alsina; del superiore dei Gesuiti, padre Arturo Sosa, e del sindaco di Manresa, Marc Aloy, tra le altre personalità.

Il film, diretto da Jordi Roigé e prodotto da Animaset, rievoca la figura di Sant’Ignazio di Loyola, in occasione del 500° anniversario della sua conversione, ed è stato annunciato che arriverà nelle sale spagnole il 22 luglio distribuito da Adso Films.

La ministra Lourdes Ciuró ha sottolineato che la proiezione del documentario, che ha potuto contare sul patrocinio della Direzione Generale di Affari Religiosi, è stata progettata nel quadro dei 500 anni della presenza del santo in Catalogna. “È arrivato in Catalogna dove si convertì”, ha detto. Ha aggiunto che “il documentario mostra la ricchezza dell’ambiente, del paesaggio e della cultura del percorso in cui si trovò Sant’Ignazio, ma anche il passaggio verso una vita diversa basata su una trasformazione interiore che gli ha cambiato la vita”.

Ciuró ha evidenziato il legame del santo con la Catalogna, sia con Manresa che con Montserrat e Igualada. “Dal Ministero e dal Dipartimento di Affari Religiosi non abbiamo trascurato di commemorarlo con tutta la solennità possibile”, ha detto.

Ha spiegato che la Catalogna è un paese con una forte tradizione escursionistica e che lungo il cammino anche sacrifici e fallimenti sono elementi imprescindibili. Ha sottolineato gli sforzi del governo nel dialogo interreligioso e nel garantire che tutti possano vivere le proprie fedi.

La direttrice di Affari Religiosi, Yvonne Griley, ha sottolineato che “l’anniversario è fondamentale per la Catalogna per mostrarci al mondo e mettere in risalto cosa hanno rappresentato la figura di sant’Ignazio e il nucleo embrionale degli Esercizi Spirituali che hanno trasformato la spiritualità”. Griley ha sottolineato il momento in cui viene presentato il documentario e l’importanza della “trasformazione” che visse Sant’Ignazio facendo il cammino che il film vuole rivivere attraverso quattro pellegrini e la loro guida.

Il sindaco di Manresa, Marc Aloy, ha sottolineato che la sua città “è l’elemento fondante di questa trasformazione di Ignazio di Loyola, che da lì fondò la Compagnia di Gesù”. “Essere qui oggi a presentare questo documentario che termina a Manresa è un piacere. Siamo molto felici di essere qui con tutti e molto vicini al Santo Padre”.

Il Superiore Generale dei Gesuiti, Arturo Sosa, ha evidenziato il ruolo del pellegrino. “Si è parlato del cammino, io voglio parlare del pellegrino”, ha detto. Ha spiegato che il pellegrino deve seguire i segnali e lasciarsi accompagnare perché “l’accompagnamento è assolutamente necessario, il lasciarsi guidare, riconoscere che se ci si lascia guidare si diventa migliori”.

Josep Lluís Iriberri, direttore dell’Ufficio del Pellegrino del Cammino Ignaziano, ha affermato che il Cammino di Sant’Ignazio “è un percorso aperto a tutti, non è solo per noi cattolici, che troviamo in Ignazio un modello, ma per tutti coloro che si possono mettere in cammino, perché molte persone che cercano una strada trovino qualcosa di speciale”. Ha aggiunto che “quando qualcuno fa l’esperienza di mettersi in viaggio, riscopriamo quanto di sacro c’è nella nostra vita”.

Il regista del film, Jordi Roigé, ha spiegato che il documentario è “artigianale, fatto con le mani e con il cuore, è naturale e senza artifici, per invitare lo spettatore a fare il cammino, lo stesso cammino; i cinque pellegrini sono l’anima, ma il vero protagonista è il cammino”, ha concluso.

Alla proiezione hanno partecipato anche l’Assessore al Turismo di Manresa, Joan Calmet, il Delegato della Generalitat in Italia, Luca Bellizi; il deputato Joan Capdevila; il segretario della Compagnia di Gesù, Antoine Kerhuel; e il presidente di Animaset, Máxim Muñoz.

Il film si propone che lo spettatore viva come un pellegrino in più la bellezza visiva e spirituale dell’itinerario che Ignazio di Loyola ‒ fondatore della Compagnia di Gesù ‒ percorse da Azpeitia (Guipúzcoa) a Manresa (Bages), nel 1522, del quale ricorrono i 500 anni.

Il documentario è prodotto da Animaset e si avvale della collaborazione della Compagnia di Gesù, della Generalitat de Catalunya, del Patronat de Turisme della Diputació de Lleida, del Turismo de la Rioja e del Comune di Manresa.

Animaset è un produttore audiovisivo catalano che negli ultimi anni ha realizzato altri film tra cui “La Sagrada Família. La Bibbia di pietra”, pure presentato alla Filmoteca Vaticana, e “Esglesia confi(n)ada” (il titolo è un gioco di parole sui termini confinata e fiduciosa; il film è stato realizzato durante i mesi di lockdown per la pandemia e racconta l’impegno della Chiesa catalana in quel periodo, ndt).